mercoledì 12 gennaio 2011

Gli Amici dell'Alfieri e Legambiente contro il nostro Comitato!!... Aiutiamoli a capire.

Se esiste un’associazione “Amici dell’Alfieri” e tante persone che non vogliono chiudere le vecchie sale cinematografiche non credo ci sia da preoccuparsi se apre un multisala a Novoli. E’ infatti evidente che una così ampia platea di spettatori sia in grado di garantire redditività ai cinema del centro storico fiorentino. D’altra parte
il “nucleo” di 2000 cittadini “sensibili” (come appellati in modo sarcastico dal presidente dell’associazione “Amici dell’Alfieri” in un articolo de La Nazione del 12/01/2011) che invoca la realizzazione di un centro multifunzionale con annesse sale cinematografiche, non ha nessuna intenzione di privare le tante persone, che amano prodotti alternativi, del loro diritto di scelta. L’unica cosa inammissibile è che il loro diritto di scelta sia pagato con i contributi pubblici, in altre parole, con i nostri soldi.
Capisco che il modello del multiplex in quanto tale (così come realizzato nelle squallide periferie cittadine) non sia la cosa migliore da realizzare, ed infatti è proprio contro questo modello che il Comitato Viverenovoli si sta battendo, senza però rinunciare al cambiamento che per noi, a Novoli, significa dare vita al “quartiere”.
Il nostro comitato non vuole desertificare la città dai cinema per spostarli fuori dai centri abitati, né tantomeno sposa tout court il consumismo spinto dei cosiddetti Multiplex. Quello che vogliamo può essere difficile da capire per chi abituato al pregiudizio e alla semplificazione degli stereotipi. Possiamo però chiedere a tutti il piccolo sforzo di immaginare una città in cui ci sono opportunità culturali, di svago, sociali  e commerciali distribuite in modo diffuso nei suoi quartieri, una città in cui è privilegiato lo spostarsi a piedi salvo per esigenze di lavoro, una città in cui esiste un centro storico a misura di cittadino, non un “tritacarne” per turisti.
La capacità dei politici di oggi sta nel creare questo modello di città senza intervenire con finanziamenti pubblici (ormai esauriti) ma semplicemente orientando le scelte verso la sostenibilità economica e sociale.
Per quanto riguarda le obiezioni di Legambiente sulla costruzione di nuovi multiplex, non possiamo che essere d’accordo. Ci risulta invece strana la loro opposizione alla realizzazione di un multisala in una struttura già interamente costruita, peraltro all’interno del quartiere più densamente popolato di Firenze e vicino ad una delle stazioni della tranvia, in un contesto, quindi, che consentirà agli abitanti di ridurre gli spostamenti con i mezzi privati.
Un’ultima cosa: sappiamo che stanno per chiudere altri cinema a Firenze, nonostante non si sappia se sarà aperto il multisala di Novoli, di chi è la colpa?

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