giovedì 3 marzo 2011

Il pensiero di Libero sulla legge dei Cinema.

La cosa buffa è che si sta parlando di fare una nuova legge regionale, più restrittiva di quella attuale che prevede un tetto al numero dei posti su base provinciale, pensando di promuovere il cinema mentre se ne otterrà ancora di più l'estinzione.

Se mettiamo da parte il paraocchi dell'ideologia, l'attuale legge è già di per se in questi giorni la dimostrazione di come l'ingerenza della Regione Toscana sia deleteria. Se chiuderanno le piccole sale parrocchiali perché troveranno interessante vendere le proprie licenze è perché le loro licenze hanno un valore commerciale, proprio in virtu del famoso tetto.
Il tetto, così come le distanze, non aiutano "il cinema" a trasformarsi ed a seguire le esigenze del suo pubblico (che siano esigenze di film di cassetta oppure di film d'essay). Aiutano solo coloro che i cinema ce li hanno già a mantenere o rafforzare una rendita di posizione senza dover investire nelle proprie strutture, che non a caso sono spesso e volentieri vecchie e poco invitanti.

La cosa migliore che può fare la Regione Toscana per aiutare il cinema è smettere di intervenire con leggi goffe, inutili, sbagliate ed abolire quella attuale sul tetto.
L'attività di esercizio cinematografico dovrebbe essere libera. Solo con la libertà c'è possibilità che nascano forme di cinema innovative a cui la gente possa essere interessata. Invece di imbrigliare, vietare, punire, vessare chi in qualche modo cerca di darsi da fare, perché non si cerca di favorire lo sviluppo?

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