venerdì 24 settembre 2010

Multiplex? no, centro multifunzionale: Superiamo la mentalità da bottegai

Di nuovo si leggono attacchi al Centro multifunzionale. Ormai nell'immaginario collettivo è solo un "multiplex". Sembra che tutto ruoti sull'apertura o meno di alcune sale cinematografiche, il resto non conta.
Eppure abbiamo letto in questi giorni notizie sconcertanti.

Sembra che per tenere aperto l'Odeon si spendano trecentomila euro, di soldi pubblici, l'anno. Il Teatro della Compagnia è invece stato acquistato per 3,4 milioni di euro dalla Regione, soldi pubblici, ma non sappiamo se sarà una "casa del cinema" e con quali funzioni.
Soldi pubblici, soldi nostri, per mantenere in vita strutture agonizzanti, antieconomiche che non danno profitti.
Se semplicemente si prendesse atto che il mercato è cambiato?
Se invece si riuscisse a fare un accordo per utilizzare anche per funzioni sociali e culturali strutture in cui il "privato" è disposto ad investire?
Nessuno si è domandato perchè gli imprenditori non investono sui vecchi cinema ma preferiscono strutture che hanno un'offerta diversificata?
La politica non dovrebbe andare contro l'economia di mercato ma dovrebbe avere la capacità di orientarla, ed in questo momento di crisi economica, dovrebbe avere la capacità di ottimizzare le risorse.
Non sarebbe quindi da escludere che il centro multifunzionale di novoli possa diventare anche una casa del cinema.
Naturalmente rispettando la legge. Se si liberano licenze cinematografiche perchè non possono aprire delle sale a Novoli?
Perchè non fare accordi con gli imprenditori per organizzare nei cinema eventi culturali per i cittadini, gli studenti delle scuole e della vicina università, in modo da ottimizzarne l'uso?

Ma poi, se è vero che si presenta l'opportunità di avere una piazza pubblica e degli spazi all'interno del centro multifunzionale, cerchiamo di guardare oltre.

Sarebbe bello avere una ludoteca (magari anche sul modello Ikea) che permetta alle famiglie di poter usufruire di maggiori opportunità.

Sarebbe bello avere delle sale prove per gruppi musicali e cori (i talenti nascono anche per strada, ma dobbiamo aiutarli a crescere).

Sarebbe bello infine avere uno spazio polifunzionale per tutte le esigenze del quartiere (una sala attrezzata con pareti mobili e tutti i servizi tecnologici) e, non uultimo, uno sportello pubblico per accedere ai servizi comunali e socio-sanitari, magari anche alle forme di tutela dei cittadini.

Guardiamo oltre anche al Centro Multifunzionale e cerchiamo di integrare gli spazi del quartiere per costruire una rete di servizi e opportunità per i cittadini.
Non dimentichiamoci quindi di cosa potremmo fare nella ex centrale termica, delle potenzialità delle piazze interne a San Donato, del fatto che esistono strutture di aggregazione da potenziare come la Casa della Cultura e la biblioteca di villa Pozzolini, che anche la chiesa di San Donato in Polverosa avrà spazi e potrà offrire nuove opportunità di aggregazione.
Infine il parco, di cui ne abbiamo parlato, non dimentichiamoci che possiede una struttura, se pur prefabbricata, che potrebbe avere enormi potenzialità...

Cerchiamo di avere una visione d'insieme, superiamo la mentalità bottegaia con l'idea di un nuovo modello di città, bella da vedere e bella da vivere.

Paolo

2 commenti:

  1. Non vedo nessun motivo per non aprire cinema, palestra, supermercato, negozi. E' una struttura che vale 100 milioni, sperare che possa essere utilizzato esclusivamente per fantomatiche "attività culturali" è utopico. Sono quelle classiche cose che teoricamente sembrano bellissime, si pagano con i soldi pubblici, i politici ci fanno le loro belle conferenze stampa e poi i cittadini ignorano completamente finendo abbandonate negli anni.
    In questo caso c'è la solita abitudine tipica italiana di dire "NO" a tutto mentre invece servirebbe la volontà di "FARE". Se poi il tempo dimostrerà che le scelte sono state sbagliate ci sarà sempre spazio per "RIFARE". Stare fermi a polemizzare è la cosa più sbagliata e costosa (tempo=denaro) che ci possa essere...

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  2. Concordo sulla base dei continui attacchi sul multiplex che si è totalmente perso il punto di vista obiettivo del problema criticando a prescindere ogni progetto passato e futuro su tale struttura ed area.

    se coloro che inseguono l'ideale di citta perfetta, edifici ad impatto ed emissioni 0, viabilità e logistica ineccepibile cominciassero a capire che siamo in Italia , a Firenze si capirebbe che:

    • L’Edificio multifunzionale (non voglio chiamarlo ne multisala ne multiplex, non è corretto) è sempre stato alla base di tutto il progetto dell’area Fiat come motore per fare funzionare il quartiere e far convergere servizi e spazi di aggregazione, siano essi La piazza , sale cinema, palestra, supermercato e negozi , ludoteche, biblioteche, servizi o quant’altro i cittadini vorrebbero per rendere una zona degradata in quartiere vivibile.
    • Tutti noi cittadini del Q5 e di San Donato ci aspettiamo di poter vivere l’area e siamo realistici e non idealisti su quello che si sarebbe potuto fare ma su quello che esiste ad oggi e su come completarlo al meglio e rendendolo fruibile.
    • Tutti sanno che continuare ad usare tale edificio come capro espiatorio fomentando critiche e non ventilando proposte non porterà da nessuna parte e non farà decollare l’area trasformandola in quartiere.

    A mio avviso Sia l’amministrazione Comunale che l’immobiliare Novoli ed anche noi cittadini del quartiere stiamo facendo del nostro meglio per poter traguardare la fine del progetto in maniera concreta per il bene di Firenze e di chi ci vive e di chi verra a viverci proponendo e condividendo idee e necessità con la massima serenità.

    Sostengo che coloro che intendono “opporsi e non proporre niente di realizzabile e pensato” acquistino una casa nel quartiere San Donato e partecipino attivamente come stiamo facendo noi da piu di un anno alla vita del progetto e del quartiere. Capirebbero cosi i desideri e le aspettative di coloro che ci hanno investito speranze e risparmi di una vita e vogliono rimanerci con la loro famiglia.
    vittorio

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