domenica 26 settembre 2010

San Donato in Polverosa non è solo una chiesa.

E' un'opera d'arte, un pezzo di centro storico per ricordarci che anche Novoli ha fatto parte della storia di Firenze. Incastonata come è nella villa ottocentesca dei Demidoff, dietro due pini e sotto il livello stradale, a molti passa inosservata.
Giusto ieri un mio amico, che ha vissuto anni fa al Ponte di mezzo, mi domandava
se veramente esistesse una chiesa in Via di Novoli.

Grazie a Don Bencini è stata salvata dal degrado, in questi anni sono stati restaurati i locali attigui, ma la chiesa ha urgente bisogno di interventi: piove sugli affreschi del XIV secolo e sull'abside.
Grazie al restauro della Villa adiacente potrà essere realizzata una piazza (che verrà intitolata a don Bencini), è prevista un'apertura nella facciata principale (finalmente scoperta grazie all'abbattimento di una costruzione) ed un sagrato.

Tutto questo va bene.

Ma quando i lavori? E la soprintendenza come lo vuole fare il sagrato e l'ingresso principale?.
E la piazza come è stata progettata?
A proposito, i lavori della Tranvia contribuiranno ad "incassare" ancora di più la struttura? si troveranno soluzioni?
E il restauro della Villa, prevede la realizzazione di altri spazi pubblici?

Cattolici o meno, San Donato in polverosa rappresenta un elemento fondamentale della nostra identità di cittadini di Novoli e un importante luogo di aggragazione, sarà infatti sede della pastorale universitaria oltre che parrocchia, diamo il nostro contributo.

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