venerdì 8 luglio 2011

Comunicato Stampa. Novoli: Non limitiamoci alle denunce. La vivibilità dipende anche da noi.


Ci fa piacere che altri cittadini di Novoli si siano svegliati e protestino contro la prostituzione e il degrado. Intanto, per non sommare altro degrado, chiediamo gentilmente agli amici del Comitato di Novoli di ripulire i muri imbrattati con i loro manifesti (non sappiamo con quale colla sono stati messi ma sono veramente difficili da staccare e lasciano sporco). La nostra non è una nota polemica ma l’invito a dare un segnale di coerenza.
Quindi chiediamo sempre a questo nuovo comitato, che vive ed opera come noi a Novoli, di aiutarci a fare proposte concrete all’amministrazione, di sostenerle con tenacia e di realizzare insieme iniziative per rivitalizzare le strade.

Un amico delle Forze dell’Ordine in confidenza una volta ci ha detto che l’unico sistema efficace per allontanare le prostitute dalle nostre strade è riappropriarcene.
Noi del comitato Vivere Novoli ci abbiamo provato e ci stiamo provando, cercando di creare occasioni per far uscire la gente di casa, promuovendo iniziative per far socializzare le famiglie e far crescere il senso di identità e di appartenenza. Non possiamo chiedere tutto all’amministrazione, Comune o Stato che sia, dobbiamo essere noi i primi artefici della vivibilità del quartiere.
E’ per questo che come Comitato Vivere Novoli abbiamo realizzato la Notte Bianca, abbiamo sostenuto e lottato per avere il cinema, promuoviamo la realizzazione di servizi socio-culturali all’interno del cosiddetto Multiplex, promuoviamo le iniziative del Centro Commerciale Naturale e cerchiamo di sostenere occasioni di ogni genere per socializzare come il Villaggio Sostenibile in San Donato.

Se ci ostiniamo a protestare occasionalmente per poi chiuderci un momento dopo all’interno delle nostre mura domestiche, nell’intimità del nostro individualismo, non facciamo che alimentare il degrado e, magari, esponiamo i cittadini strumentalizzazioni di basso profilo politico.
Il Comune di Firenze, infine, deve essere sollecitato e richiamato alle sue responsabilità, ma non sul piano dello scontro, perché a noi abitanti interessa risolvere i problemi indipendentemente dal colore politico della maggioranza che guida l’amministrazione, dobbiamo quindi essere capaci di portare l’amministrazione a farsi carico dei nostri interessi partecipando alla definizione e attuazione delle soluzioni.

Il futuro della nostra città dipende anche da noi, nessun amministratore ha una delega in bianco. Sta a noi essere capaci di dimostrare che dalla partecipazione democratica si ottiene una città migliore.

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