lunedì 12 settembre 2011

Nuovo centro o vecchia periferia


Ringraziamo Nicola Novelli per la lezione di sociologia urbana che ci ha voluto dare in questo articolo. Fare un parallelismo fra la periferia di Firenze e quella delle metropoli americane sembra piuttosto un eufemismo così come paragonare i multiplex americani con una struttura come quella che nasce a Novoli. Ma ognuno è giusto che la pensi come vuole. E’ invece errata l’interpretazione che da l’autore del pensiero degli abitanti di Novoli.
Il multiplex non “servirà” a combattere la prostituzione, è solo un elemento della riqualificazione del quartiere che può contribuire a combattere il degrado attuale. Un tassello in un puzzle molto più grande in cui non può intervenire solo l’iniziativa privata in modo deregolamentato. Deve intervenire l’amministrazione comunale, le istituzioni e la cittadinanza.
La lotta al degrado non si delega. Tutti devono fare la loro parte.
Se Novoli resta una periferia non sarà colpa dei cinema, ma della mancanza di un approccio sistemico. La città è come un organismo e come tale deve essere trattata.
Si dice che le cinque sale che verranno aperte non daranno un’offerta qualificata, ma questo è scontato. Tutto ruota sulle tre sale che dovranno avere l’autorizzazione in base al nuovo regolamento in discussione in Consiglio Regionale. Spetta alla politica, come peraltro annunciato in fase di discussione della legge, dare precisi indirizzi per garantire un’offerta di qualità ed un’utilità sociale alle medie multisale. Certo i vincoli non piacciono a nessuno, tantomeno a chi vuole seguire solo le regole del mercato. Ma a noi quelle regole da sole non piacciono.
Noi andiamo avanti perché vogliamo l’Altro Centro come diceva uno slogan dell’Immobiliare di qualche anno fa, sapendo che dipende anche da noi.

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