lunedì 17 gennaio 2011

Sale di quartiere o trionfo dei multiplex?? .....Nessuno dei due!!!

Questa mattina eravamo presenti al convegno svoltosi presso il Consiglio Regionale, promosso da Legambiente e Agis, dal titolo “Non spengiamo le luci dei cinema – Sale di quartiere o trionfo dei Multiplex?” Al convegno si è parlato molto di numeri, sostenendo che le 13 multisale sul territorio incassano il 61% dei biglietti, mentre le altre 78 strutture si devono spartire il restante 38,9%. A fronte di un aumento dell’86,3% degli schermi nel corso degli ultimi 17 anni, si assiste ad una flessione degli spettatori pari al 14,56%.

Tutto ciò per sostenere che, se aprisse anche il multisala di Novoli, le altre sale della città sarebbe destinate a chiudere e i residenti dei rispettivi quartieri ne verrebbero danneggiati. Le piccole sale, si sottolinea, sono le uniche a poter garantire un’offerta culturale diversificata rispetto a chi invece detiene il monopolio nel settore. Essere contro i multiplex, in sintesi, significa voler garantire una diversificazione culturale rispetto alla massificazione proposta da UCI e THE SPACE che da sole detengono il 50% del mercato. In questo senso una legge che reintroduce le distanze garantirebbe la pluralità dell’offerta sottraendosi così alla legge dettata dal “libero mercato”

La discussione, dopo aver sottolineato a più riprese che ci son troppi inesperti in città che parlano di mercato cinematografico, si è poi spostata sui residenti di San Donato chiedendoci se non saremmo ugualmente contenti dell’apertura, nel centro multifunzionale, di una sala da trecento posti che non necessita di particolari autorizzazioni. In sostanza, se ci lamentiamo noi con la prossima apertura di negozi, palestra e centro benessere, cosa dovrebbero dire i residenti delle Piagge? La vivibilità di un quartiere non è legata al tipo di consumo offerto da un multiplex! Dunque, si insinua, dietro al comitato sedicente “spontaneo” ci sono altri interessi, visto che il portavoce, afferma Paoli vicepresidente vicario AGIS, è un Dirigente del PD!!!

Partiamo da qui: perché in una società sempre più individualista, dove ognuno si chiude in casa propria fregandosene del mondo circostante, si critica un comitato di cittadini che si mobilitano per migliorare la qualità del territorio in cui vivono? Non è forse da altre parti che si nasconde la malafede, dove dietro alla presunta battaglia culturale, sostenuta in primis dall’assessore Scaletti, si cerca di dare ossigeno a gestori destinati alla chiusura a prescindere dal futuro del multisala di Novoli? Se mai ci fosse bisogno di dirlo, noi siamo semplici cittadini che, volontariamente, si dedicano a portare avanti un progetto di riqualificazione urbana di un quartiere storicamente problematico e privo di un tessuto socio-culturale adeguato. Nessuno di noi è dirigente di partito, forse qualcuno ci ascolta per la ricchezza dei contenuti espressi e per la serietà delle persone che lo rappresentano. Abbiamo sempre rifiutato la strumentalizzazione sia da parte della politica che della società che costruisce a San Donato.

Noi stessi, se qualcuno ancora non lo avesse capito, rifiutiamo il modello Vis Pathè o UCI Cinema e chiediamo alla stessa politica di essere protagonista. Qualora, nel rispetto della legge e delle norme vigenti, Immobiliare Novoli avesse la possibilità di aprire i cinema, l’eventuale gestore dovrebbe essere vincolato dall’autorizzatore a garantire un’offerta culturale a servizio del quartiere, dell’università e dell’intera città. Il Comitato Vivere Novoli ha condiviso i contenuti del nuovo piano strutturale della città, perché pensiamo che a San Donato sia possibile realizzarli. Far nascere un centro per ogni quartiere, significa creare un luogo di ritrovo alternativo al centro della città, dove andare anche la sera, con la presenza di un numero di sale cinematografiche sufficiente a sostenersi economicamente (per non fare la fine del Manzoni), ancore fondamentali di richiamo per far vivere al loro fianco spazi di erogazione di quell’offerta culturale che anche noi riteniamo indispensabile.

I numeri illustrati questa mattina dagli "esperti di mercato cinematografico di casa nostra" ci fanno ben capire che il futuro delle piccole sale di quartiere, a Firenze, è già scritto a prescindere dal futuro del Mulisala di Novoli! I residenti degli altri quartieri, dunque, sono avvisati per tempo. Né è dimostrazione il fatto che ci sono intere zone in città, come da noi, ormai prive anche di una sola sala cinematografica aperta.

Per questo sosteniamo che l’eventuale mancata apertura delle sale a San Donato sarebbe un’occasione persa non solo per la riqualificazione di Novoli, ma per l’intera città....

2 commenti:

  1. Sarò duro... ma continuo a non capire il perchè di questa continua voglia di leggi, leggine, norme e regolamenti per tutelare questo o quel mercato...
    Sempre a garantire rendite di posizione, tutelare monopoli o oligopoli. Vedi gli albi professionali, le tariffe minime, le distanze minime, le autorizzazioni a numero chiuso, ecc. ecc.
    Vogliamo guardare il numero di taxi e le relative tariffe ? La densità delle farmacie e i relativi costi ? Mettiamoci anche i cinema... ottimo, viva le corporazioni...

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  2. 1) se un cinema minore offre film culturalmente più selezionati e/o in genere è capace di differenziare l'offerta e fidelizzare il pubblico, ha in queste caratteristiche la sua ragione di vita. Il multisala non dovrebbe pertanto disturbarlo più di tanto, rivolgendosi mediamente ad un pubblico diverso.
    2) se invece il cinema minore tende ad offrire film simili a quelli programmati nei multisala, allora cercare di salvarlo tramite limitazioni legislative e burocratiche non aiuta di una virgola la cultura cinematografica, essendo i prodotti venduti del tutto simili.
    Le motivazioni per concedere o meno l'autorizzazione a qualsiasi attività commerciale rilevante dovrebbero essere di carattere urbanistico e di sviluppo armonico dei servizi offerti ai cittadini, di regole chiare che contribuiscano a rendere meno degradati i quartieri periferici, come ad esempio Novoli.

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