martedì 18 gennaio 2011

Se il problema è Berlusconi/Benetton perchè non ci pensano i gestori fiorentini?

Non realizzare nuovi cinema a Firenze porterà ad avere solo pochissime sale cinematografiche in città e solo quelle già ormai trasformate in multisala. Non serviranno nè i soldi pubblici nè il divieto alla realizzazione di un nuovo cinema a Firenze a salvare molte realtà.

E' chiaro infatti che i cittadini richiedono un'offerta diversa, più complessa della semplice visione di un film, altrimenti non si capisce perchè molti fiorentini (soprattutto giovani) sono disposti a migrare nella campagna pratese, a Campi Bisenzio o al confine di Scandicci, per soddisfare il proprio bisogno di svago.

Gli organizzatori del convegno di ieri in Consiglio Regionale (17/01) sanno
che ci sono molti cinema che ancora dovranno chiudere, altrimenti non si spiega come potrà fare l'Immobiliare Novoli ad acquistare licenze per poter aprire un multisala. Si perchè, come hanno sottolineato anche gli amici riuniti in convegno, il multisala di Novoli potrà aprire solo dopo la chiusura di altre sale cinematografiche.

Ma cosa succederà quando i cinema di quartiere chiuderanno è ci sarà la nuova norma dell'IDV sponsorizzata da Legambiente?
Semplice non si potrà più aprire nessun nuovo cinema moderno nella città ma solo in aperta campagna, diciamo a circa 8 km dall'ultimo cinema che rimarrà aperto a Firenze.
Attenzione... i dati del cinema 3D non sono molto confortanti, superata la novità si assiste ad una pressante pubblicità per trasformare il nostro vecchio televisore di casa in una sala cinematografica 3D completa di home theatre e tanto di film 3D omaggio.
E se dovesse rimanere aperto solo un cinema a Firenze?

Facciamo invece un'altra ipotesi:
con i prossimi due cinema che chiudono (dico solo 2 e non 10) si fa un esperimento, ossia i gestori fiorentini (quindi nè Berlusconi nè Benetton) si mettono insieme e realizzano un multisala moderno di qualità (non enorme ma economicamente sostenibile come sanno loro),  in un contesto che garantisce attrattività al pubblico come il Centro multifunzionale di Novoli.

Con questa operazione da veri imprenditori prendono tanti piccioni con una fava. Ossia garantiscono una distribuzione equa di cinema nella città, possono organizzare la programmazione in modo da garantire o quantomeno compensare il reddito delle altre sale, si mettono al riparo dalla concorrenza delle grandi società di multiplex e possono programmare un'offerta di qualità e, nel tempo, riqualificare altre strutture obsolete.

Magari mettendo in campo queste capacità saranno in grado di far chiudere quei multisala che attirano i nostri figli per pericolose strade di periferia.

Certo questo significa investire e quindi rinunciare a rendite di posizione, significa cavalcare la modernità per garantire la sopravvivenza dei valori della diversità e della cultura.

Lo chiediamo a loro non da dirigenti dal PD ma da semplici simpatizzanti e iscritti di Legambiente, dell'ARCI, dei sindacati, e di tutti quei movimenti politici e non a cui apparteniamo noi
semplici cittadini.

4 commenti:

  1. Lancio una idea:
    Costituiamo una società a capitale diffuso se arriviamo a 2.000 soci con 300 euro a testa sono 600.000 euro un altro 30% lo mette qualche gestore di Firenze e prendiamo in gestione il multiplex così decidiamo cosa proiettare...
    E a fine anno prendiamo anche gli Utili....
    Marco Ferrari

    RispondiElimina
  2. In pratica invece di Sale di Quartiere/Multiplex
    facciamo il :
    Multiplex di Quartiere!

    RispondiElimina
  3. E intanto il problema a San Donato è sempre il solito: finchè non parte il multiplex anche chi potrebbe investire non lo fa e quindi sono fermi anche i fondi commerciali e noi si vive in un quartiere dormitorio...
    Perchè in Italia è difficile crescere, fare investimenti, creare ricchezza, creare occupazione ? Per i soliti motivi: leggi, leggine, norme, regolamenti, burocrazia, protezionismi, ecc. ecc.
    Gli anni della crisi internazionale non hanno insegnato proprio niente, probabilmente ci vuole qualche scossone ancora più grosso...

    RispondiElimina
  4. Rimango sempre deluso dal fatto che in un paese democratico la voce del popolo non venga presa abbastanza in considerazione... dopo i "cento incontri in cento luoghi", le firme e i nostri interventi c'è chi ci considera strumentalizzati e di parte... povera Italia... altra cosa alluciante è vedere come il problema di Novoli, a sentire alcuni politici, sia il Multiplex!!!! ma stiamo scherzando? non si parlava così tanto di Novoli da 30 anni a questa parte! ma dov'erano i politici quando questa zona era (e lo è ancora) degradata e insicura!!?? con un Centro Polifunzionale come chiediamo avremmo davvero uno slancio della zona, non multiplex solo commerciale ma integrato in una struttura con possibili sbocchi socioculturali! un cinema autosufficiente non sul modello "americano" ma nemmeno su quello tutto "fiorentino" del cinema che sopravvive coi fondi regionali, alias le nostre tasse...

    RispondiElimina