martedì 1 febbraio 2011

Tutti difendono i cinema dalla chiusura ma...

Pensiero della sera del nostro amico Libero:

Tutti ma proprio tutti i politicanti locali vogliono favorire il cinema: Renzi, Rossi, Scaletti, Galli, Toccafondi, De Zordo e chi più ne ha più ne metta.
Ma intanto essi stessi, ed i loro predecessori, sono la prima causa della chiusura del Variety e, tutti insieme appassionatamente, hanno finora impedito (e purtroppo ci stanno riuscendo bene) la nascita di nuovi cinema, fra cui il multiplex.
Poniamo che la meschina legge regionale sulle distanze venga davvero approvata e che un imprenditore decida di fare una mega multisala, diciamo a Pontassieve (scusate, ora non ho sottomano il compasso per tracciare le famose distanze)
Il bel risultato sarebbe che nessun nuovo cinema nascerebbe in città, perchè quelli di dimensioni che il mercato (cioè l'insieme di persone che vanno davvero al cinema) è in grado di sostenere non potrebbero nascere per legge, mentre quelli di dimensioni che i politicanti ritengono congrue (cioè 300 posti) non nascerebbero perché nessun imprenditore le riterrebbe remunerative.
Bel risultato: rendere impossibile la nascita spontanea di nuovi cinema,  laddove negli ultimi mesi e anni hanno chiuso i battenti in moltissimi.
Bel modo di favorire i cinema!

Allora cosa si inventerebbero i nostri?

Non mi stupirei se arrivassimo a vedere cinema "pubblici", cioè finanziati dal comune o dalla regione.
Ma, aspetta un attimo,  dimenticavo, c'è già l'Odeon, alias Casa del Cinema - qualcuno è andato a verderci un film nell'ultimo anno - finanziato dalla Regione?
Ah, poi c'è il Teatro della Compagnia, anche quello un bell'affare (con i soldi dei cittadini - a questo proposito vedere qui )

Datemi un pizzicotto, vorrei svegliarmi presto da questo incubo.

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