martedì 1 febbraio 2011

UN NUOVO VARIETY NON POTREBBE RIAPRIRE !!!

C'eravamo anche noi la sera di lunedì 31 gennaio all'iniziativa "Senza Variety che vita è? Cinema, cultura, lavoro e vita in città" all' EXFILA in zona Varlungo a Firenze.

Presenti, tra gli altri, il vicesindaco di Firenze Dario Nardella, il segretario della Cgil fiorentina Mauro Fuso, Francesca Chiavacci - Presidente Arci Firenze, Piero Baronti - presidente di Legambiente Toscana, Paolo Aglietti - Slc Cgil Firenze, nonchè il Presidente del Quartiere 2.


Annunciati, ma assenti per motivi diversi, il Presidente degli esercenti cinematografici Anec-Agis Maurizio Paoli e l'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti.


Dopo l'analisi della vicenda che ha portato alla chiusura delle 5 sale di via del Madonnone,
la destinazione d’uso dell’immobile si chiede che resti al 70% culturale, si è dibattuto sulla promozione della cultura cinematografica in città e sulla necessaria ricerca di un punto di equilibrio tra le richieste dei cinefili e l'apertura di nuove sale cinematografiche.


A fianco del multisala a vocazione più commerciale, il Variety, nella zona riuscivano a sopravvivere anche altre sale come il Portico, il Fiorella, l'Astra e il Marconi, ovvero si era creato un esempio calzante di corretto equilibrio!! Allora la nostra domanda nasce spontanea: se anche il Flora e l'Adriano si differenziano per un'offerta cinematografica di qualità, perchè dovrebbero temere l'apertura del multisala di Novoli?


Sia chiaro che anche noi non vogliamo il cinema mordi e fuggi tarato sul target "adolescenti e popcorn", bensì, lo scriviamo da una anno, stiamo tessendo la tela alla ricerca di quel giusto equilibrio tra commercio, sale cinematografiche, cultura e servizi che dovrebbe sorgere dentro a un contenitore che alla fine rischia di restare vuoto !!


Ecco allora il documento che abbiamo distribuito ai presenti, relatori e giornalisti compresi, ripreso anche dalle telecamere del TG3 Regionale.


CON LA REINTRODUZIONE DELLE DISTANZE TRA I CINEMA,
UN NUOVO VARIETY NON POTREBBE RIAPRIRE !!!


Altro cinema che sta per chiudere, il Variety, anch’esso multiplex: che sia colpa del multisala che si vuole aprire a Novoli???? Macchè!! Stavolta davvero no, pare che dipenda dal fatto che l'affitto dei locali scade e che non sarà rinnovato. Brutta storia, oltre al dispiacere di perdere un punto di aggregazione sociale e culturale nel quartiere, soprattutto perchè rischiano il posto le 20 persone che ci lavorano, nel cinema.


Nonostante questo, l'unica preoccupazione è assicurarsi che a Novoli, in una struttura già costruita con quelle caratteristiche, non venga mai realizzato un cinema... così dice un articolo pubblicato nei giorni scorsi su La Nazione: ..."Quando chiude un cinema è sempre un dispiacere — commenta Maurizio Paoli, presidente dell’Associazione nazionale degli esercenti cinematografici, da tempo schierato contro il Multiplex di Novoli che rischia di risucchiare le licenze dei cinema minori — Ma almeno il proprietario del Variety ci ha assicurato che non venderà all’Immobiliare Novoli"


FIORENTINI SVEGLIATEVI !!!
non cascate nella trappola di chi tenta di mettere in contrapposizione diverse aree della città !!!



In coerenza coi principi contenuti nel nuovo piano strutturale, noi residenti di Novoli sosteniamo che “ogni quartiere ha diritto al suo centro” ovvero ad un luogo di ritrovo alternativo al centro della città, dove andare anche la sera, con la presenza di un numero di sale cinematografiche sufficiente a sostenersi economicamente, catalizzatrici di pubblico, per far vivere al loro fianco quell’offerta culturale che noi cittadini riteniamo indispensabile. Molte persone non comprendono, o fanno finta di non capire, che la nostra posizione non è di sottomissione ad un progetto puramente commerciale, bensì di sostegno ad un'idea che vogliamo imporre ai costruttori e agli amministratori locali. Noi chiediamo un modello di "centro" dove al business si devono affiancare cultura e servizi, in un sistema integrato economicamente e socialmente sostenibile.


Ma se entro poche settimane, a livello regionale, viene reintrodotto il criterio delle distanze tra le sale cinematografiche, come propone l’assessore alla cultura Scaletti, a seguito della chiusura, oggi di queste 5 sale del multiplex Variety e forse domani di un’altra storica sala della città, non sarà più possibile riaprire un nuovo multisala, anche più piccolo del Variety, né in questo quartiere né tantomeno a Novoli dove mancano totalmente cinema!!!! In pratica se è già presente una sala cinematografica non se ne potranno aprire altri entro due chilometri, ovvero una multisala, tra due e sette schermi, entro gli 8 chilometri !!


Ad oggi, in Regione Toscana alcune forze politiche sembrano rendersi conto che reintrodurre tale norma è del tutto anacronistico: chi la sostiene, invece, la presenta come la difesa di un’offerta culturale diversificata perché le multisala, con la massificazione della loro programmazione, attirano il 61% degli spettatori. Eppure, ci viene da riflettere, se un cinema minore offre film culturalmente più selezionati, non dovrebbe soffrire più di tanto la concorrenza di chi detiene il monopolio del settore!!


Non vogliamo che in futuro i nostri figli siano costretti come già oggi nel nostro quartiere, a doversi spostare in pericolose strade di periferia per andare nei locali di svago, ma questo sembra il futuro che devono ereditare.


I residenti della città lo devono sapere, già ci sono intere zone in città ormai prive anche di una sola sala cinematografica aperta.


Il Comitato Vivere Novoli questa sera è presente a fianco dei residenti del Quartiere 2, che vedono chiudere l’ennesimo cinema della città, e solidarizza coi lavoratori che subiscono in primis le conseguenze di tale chiusura.


Vorremmo solo che le persone che qui sono schierate a difendere il multiplex Variety che si trova in una zona dove ci sono molte altre sale cinematografiche siano coerenti e riconoscano a tutti i cittadini il diritto ad avere i propri cinema di quartiere a partire da Novoli."

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